L’installazione Time consiste in opere fotografiche poste nello spazio del white cube e del rapporto delle stesse con la luce che proviene dalle finestre ed il riflesso negli specchi che le circondano. Il soggetto delle opere fotografiche, stampate su plexiglas in bianco e nero, riproduce "persiane". Feritoie, trasparenze e giochi di luce sono protagonisti dell’installazione-performance. I pannelli sono posizionati davanti alle finestre vere in modo da filtrare la luce reale producendo a terra, e in varie angolazioni, l’immagine delle persiane e quindi di un interno. Il riflesso si proietta e investe anche la figura dell’artista, in tuta bianca.
È qui che inizia la performance: con il passare del tempo, il riflesso e il gioco di luci mutano, l’artista si specchia e osserva la sua immagine cambiare, notando le differenze con il tempo precedente. Lo specchio registra quindi il passare ineluttabile del tempo. L’immagine, le ombre cambiano in fretta e all’artista è impossibile fermare questo processo. Ma c’è qualcosa, ad un certo punto, che rallenta lo scorrere delle ore. Il tempo umano, il tempo perfetto e puntuale del sole viene interrotto dall’entrata di un personaggio che sembra rubato alle antiche favole: un coniglio entra nella scena e, non curante di ciò che accade, gira per la stanza e accompagna l’artista. L’entrata del coniglio ci proietta in un altro tempo e in un’altra realtà nella quale tutto è più lento: è il tempo fantastico delle favole. Nel tempo irreale l’artista si immerge in sogni e desideri a cui il tempo reale ci impedisce di abbandonarci.
La realtà, con il suo veritiero scorrere del tempo, scandisce il passaggio delle ore e il nostro cambiare. Qui, nel mondo reale, l’artista vede la sua figura mutare nello specchio. Ma in fondo è sempre un tempo individuale, artificiale poiché costruito dall’artista che ci fa così entrare nel suo mondo.
Ancora una volta leggiamo l’opera con una doppia chiave di lettura, disseminata di simboli che ci riportano alla scatola emotiva, tanto cara all’artista che diventa strumento per la spiegazione di fenomeni come il passare del tempo e la proiezione di come noi ci osserviamo allo specchio mentre il tempo stesso scorre. Il coniglio poi, riportandoci ad un mondo fiabesco, interrompe il flusso narrativo e ci permette di iniziare a sognare e a desiderare di nuovo in un tempo più lento, in cui tutto scorre piano, come i granelli di sabbia in una clessidra.
L’artista, alla fine della video-performance, scompare dalla nostra visuale accompagnata ora dal coniglio, suo compagno e guida verso altri mondi e altre storie.
Resta la documentazione reale del tempo che è lo specchio, e le persiane che materializzano il filtro emotivo del tempo e quindi della luce.
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